Titti Pece

Che ci facco qui

Una storica dell’arte che racconta di cucine. Perchè?
Forse perchè ha iniziato con gli Atlanti della memoria di Aby Warburg e poi si è innamorata di Roland Barthes, Umberto Eco e Badrillard. Tutto qui?
Poi ha amato anche Julia Kristeva e Merleau Ponty  Tutto qui?

Poi un giorno di un po’ di anni fa quella ragazza del ‘68 che insegnava Storia dell’ Arte in un Liceo Artistico aquistò a rate un bel libro tra i classici Einaudi e così si mise a leggere L’Arte della Cucina in Italia. Fu colpo di fulmine.

E lei si accorse che tutto coincideva e che forse poteva essere divertente e magari anche importante rimescolare le carte; in fondo rimaneva coerente e sempre che di beni culturali si tratava, di archeologia dei sapori e di restauro gasronomico; e anche se li chiamano beni culturali immateriali .. è certo che poi alla fine si mangiano!

Ma poi

“Mi affatica la mia mente sensoriale, da cui entro ed esco tra un affaticamento e l’(altro della mia mente razionalista,per non lasciarmi cadere nell’amarezza della mia mente sentimentale”; c’è sempre almeno una citazione da Manul Vázquez Montalbán ogni volta  che mi metto a scrivere di cibo

Profilo ufficiale                               

Storica dell’arte e appassionata studiosa di storie di cucine e gastronomia, Titti Pece scrive di arte, di luoghi e viaggi. È organizzatrice di eventi culturali, già ideatrice e direttrice del QuoquoMuseo del Gusto, oggi museo virtuale: www.quoquo.it. Con le edizioni Moscara Associati ha pubblicato “Quoquo. La gola come ipertesto. Del sapore e di alcuni itinerari di gusto nel Salento leccese” (2005), “Quoquo. Come le api al miele. Passeggiate e percorsi del Gusto dall’occhio al palato”, “Di che pasta siamo fatti qui. Cavalieri si nasce”, libro di ricette dedicato alla pasta Benedetto Cavalieri (2014), “Da Otranto a Porto Badisco. Passeggiate dalla natura alla memoria” (1997). Ha curato cataloghi e mostre per istituzioni pubbliche e private e allestimenti museali. Nel 2007 ha ideato e curato la mostra “Le stanze del gusto” per il Castello di Acaya (Provincia di Lecce). Ha curato mostre su Beni Culturali Enogastronomici presso il Museo provinciale Castromediano di Lecce. Oggi dirige la Casa Museo Moscara e l’Archivio d’artista ‘Giancarlo Moscara’. È titolare e project manager dello studio Moscara Associati – Progetti d’autore, Immagine, Cultura e Marketing. Scrive sul blog ‘La cucina della Taranta’.

 

I libri di Titti    

        

 

 

 


 

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